Memorial Luigi Connola seconda edizione

E’ lunedì mattina e, come tutti gli inizi della settimana, la casella di posta elettronica è piena di messaggi in attesa di lettura, tra quelli lasciati in sospeso il venerdì pomeriggio e quelli in entrata inviati da chi, impaziente,  accende la memoria durante il weekend. Email in coda ad altre email scandiscono la catena del lavoro come anche della vita privata.

Squilla il telefono e sul display compare il nome di Fabio. Faccio mente locale su quale richiesta possa interrogarmi o su quale attività debba essere ripresa dopo il fermo congestionante del 2 Giugno. Dopo i saluti e i convenevoli di rito, Fabio attacca: “il 18 Giugno….” e quasi instantaneamente la mia mente immagina e anticipa le prossime parole in procinto di esser dette “… avremo bisogno di 2 computer per una videoconferenza…” o qualcosa di simile…e invece no! La voce di Fabio schiaccia il mio pensiero artefatto e precostituito “… noi del Roma Club Quirinale vorremmo estendervi l’invito a partecipare ad una partita di calciotto in memoria di Luigi”.  Prendo una pausa e penso tra me che forse sarebbe stato più facile fornire 2 laptop con webcam esterna piuttosto che convincere gli altri associati del Lazio Club Quirinale a scendere in campo. Mi rivolgo subito a Lorenzo, mio vicino di stanza, “Il 18 Giugn...”. Non mi dà neanche il tempo di finire la domanda che ribatte con un perentorio “No” senza neanche sapere cosa stessi per chiedergli. Chiamo Gianluca che, maniacalmente attento ad ogni dettaglio, mi invita a soprassedere non ritenendo congruo il tempo di preavviso per organizzare al meglio una formazione all’altezza. Ma lo conosco e allora insisto, certo di far breccia nella sua aurea di perfezione. Il bomber Nicolò è dei nostri e con lui il dirigente accompagnatore Angelo e a seguire tutti gli altri…Lorenzo, Simone, Maurizio, Domenico.

Nei corridoi incontro Gabriele, “etichetta” da allenatore, che mi chiede quanti di noi si fermeranno per il terzo tempo… Le richieste degli altri si fanno via via più pressanti e capiamo che ormai non possiamo più tirarci indietro. Manca ancora da coprire il ruolo del portiere e Gianmatteo para la casella più delicata. Rinforziamo la squadra con Antonio mètre/onomo del centrocampo e Fabio, acquisto dell’ultimo minuto.

Al centro sportivo Vianello, in zona Montagnola, con in mano lo striscione in memoria di Luigi siamo tutti schierati al centro del campo in un appena pronunciato semicerchio a disegnare una curva che non c’è  e di riflesso il folto pubblico accorso tenta di scacciare la stanchezza accumulata nell’ultima settimana di lavoro.

Per numero di giocatori, e per la giovane età di molti di essi, l’esito del confronto sembrerebbe essere già scritto in favore dei nostri avversari. Consapevole di ciò, l’allenatore Giovanni, purtroppo fermo ai box, schiera una formazione all’italiana di consolidata tradizione. Davanti al portiere Gianmatteo, due linee parallele poco distanti tra loro, quella del centrocampo con Maurizio, Antonio e Lorenzo a proteggere quella di difesa implotonata sempre da dx a sx con la schierante corrazzata di Fabio, Simone e Domenico. In avanti Nicolò nel duplice ruolo di catalizzatore di palloni vaganti e lanciatore di saette perforanti verso la porta avversaria. Quel destino soccombente che all’inizio sembrava scritto sfuma con il passare dei minuti e da aquile indomite passiamo meritatamente in doppio vantaggio. Il primo tempo si chiude 2 a 1 per noi. Nell’intervallo si susseguono incoraggiamenti e dubbi sulla nostra tenuta fisica di fronte alla freschezza atletica dei nostri avversari che possono contare sui numerosi cambi dalla panchina. Di contro opponiamo una rotazione minimale del gruppo squadra, costituita dall’esperienza di Matteo, Gianluca e l’altro Lorenzo, interpreti di quel calcio dove la linea era già fuorigioco. Ahh, quanto ci servirebbe ora quella vecchia regola... Ehh ehh, ma nonostante tutto ripartiamo alla grande e a pochi minuti dalla fine ci portiamo sul 4 a 2 grazie al poker calato dal bomber Nicolò. Ma non saremmo laziali se non ci complicassimo la vita da soli e proprio negli ultimi scampoli di partita concediamo troppo agevolmente il pareggio ai nostri avversari. Trasformiamo così il sapore di una vittoria imminente nel gusto dolce-amaro della lotteria dei rigori. Non sappiamo se riusciremo a mantenere la nostra naturale collocazione tra le stelle oppure sprofondare negli inferi della sconfitta. Iniziamo noi a calciare i rigori e passiamo in vantaggio fino al 4 a 3 determinato da un loro errore dal dischetto. Lorenzo, designato in anticipo a calciare l'ultimo penalty di accesso alla gloria finale, concede a Gianluca, con “benevolo” gradimento, l’onore del tiro del possibile trionfo...Senza che vada oltre nel racconto già ne conoscete l’esito, tanto inevitabile quanto l’ultimo calcio di rigore, prima agognato e ora reso reale dal nostro errore, dei nostri opponenti. Ora la vittoria o l’oltranza del risultato dipende solo da Gianmatteo e dall’ultimo squillo dagli 11 metri di Fabio che chiuderà la metaforica chiamata. Drin, drin ... il segnale è occupato....Gianmatteo dal “telefono Italia” annuncia che il Lazio Club Quirinale ha vinto il secondo memorial Luigi Connola.

Il terzo tempo, tra pizza e convivialità, ci vede gli uni vicini agli altri, premiati e sconfitti, giocatori e spettatori, tutti insieme nel ricordo di un collega che non c’è più. Alcuni di noi se lo ricordano appena, molti altri lo hanno conosciuto solo stasera attraverso il sorriso di Clara e di mamma Silvana

Ciao Luigi, tutto il Quirinale ti saluta!!

Matteo Mastrella

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