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Festa annuale del Lazio Club Quirinale e solidarietà per Anticipo Onlus

Festa annuale Lazio Club Quirinale e solidarietà per Anticipo Onlus

Sabato 20 gennaio 2024 il Lazio Club Quirinale ci donava un’altra giornata fantastica organizzata presso il ristorante “ Il Giubileo”, ricca di ospiti speciali. Un’emozione unica quella provata nel rivedere Delio Rossi, indimenticabile allenatore della Lazio negli anni 2005-2009, uomo di grande ironia e saggezza; Gigi Martini, storico terzino durante gran parte degli anni ‘70, simbolo di fiducia e lealtà alla squadra, che scandì delle tappe importantissime per il mondo del calcio; ed ancora Bruno Giordano, ora dirigente sportivo ed all’epoca bomber indiscusso, il numero 9 che affascinava tanto la tifoseria laziale e che detiene il record per il maggior numero di reti realizzate nelle coppe nazionali con la maglia biancoceleste. Un momento di commozione nel ricordare insieme Vincenzo D’Amico, bandiera della Lazio, venuto a mancare la scorsa estate.
Ci ha allietati della sua presenza inoltre Valerio Cassetta, noto giornalista e addetto stampa di “Sport e Salute S.p.A.” . Tutti i gentili ospiti sono stati omaggiati di una pubblicazione sul Palazzo del Quirinale e di una targa commemorativa, in ricordo della loro straordinaria partecipazione. Un consigliere del Direttivo, Paola Cologgi, ha donato al Lazio Club Quirinale un’ aquila in bronzo per celebrare il decennale del Club.
Come sempre immancabile l’impegno sociale del Club, che grazie ad una lotteria ricca di premi, è riuscito a vendere migliaia di biglietti ed a raccogliere dunque 2.172€ da donare ad ANTI-CIPO Onlus, la cui Presidentessa è Serena Grigioni, testimone diretta dell’importanza di combattere le neuropatie delle piccole fibre di cui ancora non si conoscono le cause. Il tutto si è svolto in un clima sì di lazialità ma anche di grande familiarità che pochi Club possono vantare.
Un ringraziamento particolare ed affettuoso va al Presidente Bracci ed al Vice Poggi, come a tutto il Consiglio Direttivo, per averci regalato l’ennesima bellissima esperienza!
Spoiler: so che sono già al lavoro per sorprenderci ancora!!
Dunque.. alla prossima e sempre Forza Lazio!!
Arianna Tirico
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Sulle pareti del bar San Callisto campeggiano due poster, uno della S.S. Lazio stagione 1976/77 e l’altro della As Roma dell’anno successivo. Sono attaccati con le puntine bianche sul doghettato color caramello che le ricopre. Sopra la macchina frigo delle bevande fa bella mostra la coppa vinta dal leone di Trastevere nell’ultimo torneo dei Rioni. Sull’altro lato del bar due foto del trasteverino Bruno Giordano con la zazzera al vento. La prima lo ritrae adolescente, sul campo del Don Orione, dove all’interno del murales delle suppliche che ricopre fino all’inverosimile la “Madonna dell’Orazione” c’è anche quella che omaggia l’occhio lungo del Flaco Flamini, attento osservatore dei “mejo fiori de’ li giardini”. L’altra è datata Ottobre 1975 che bagna il suo esordio in serie A con un goal allo stadio Marassi di Genova. Marcello con orgoglio le custodisce vicino alla cassa e le mostra con fierezza ai clienti del bar, recitando a memoria la dedica impressa con il pennarello celeste ... “A Marcello con amicizia, Brunogoal

Bruno è ripassato di là all’indomani dell’esordio in serie A. Le mura del bar San Callisto e i vicoli del quartiere trasudano orgoglio per un loro figlio che ce l’ha fatta. Bruno Giordano ha “passato ponte”. E’ partito dal rione “oltre il Tevere”, ha attraversato ponte Sisto, ed è giunto al centro dell’Urbe, dove ora i monticiani e i pignatari, oltre ogni rivalità campanilistica, riconoscono le gesta del “pischello trasteverino”. Trastevere è il rione che sta aldilà del Tevere. Il fiume biondo lo separa dal resto del mondo e nulla fuoriesce dal quel dedalo di vicoli stretti che si attorcigliano. Il campanile di Santa Maria e il fontanone di Piazza Trilussa sono la catarsi che trattiene ogni velleità di fuga. Definiscono quel microcosmo, fatto di bar, osterie, marinai, cascherini e pesciaroli. I trasteverini stanno di quà e tutti gli altri sono sulla sponda destra del Tevere. Alla “renella” il fiume rallenta e ogni giorno inesorabile deposita sabbie limacciose, rendendo la distanza tra le due rive sempre più ampia. Sono due mondi separati che solo un ponte come per metafora può avvicinare. “Passare ponte” allora diventa un imperativo per chi vuole rompere gli argini e fondersi al resto del mondo. In fondo la palla rotola alla stessa maniera, sulla riva destra come su quella sinistra. E Bruno, non a caso, non fa differenza, calcia magnificamente con entrambi i piedi. Danza sulle punte leggero intorno al pallone, in una bellezza estetica senza paragoni. Petto in fuori e mento in alto, con lo sguardo sempre rivolto verso la porta. E’ un concentrato di classe, un numero 10 direbbero gli addetti ai lavori. La rapidità di esecuzione e l’ambivalente imprevedibilità nell’uso degli arti inferiori lo rendono immarcabile ed infallibile sotto porta. E’ un bomber direbbero altri, con la numero 9 sulle spalle. Non è nè l’uno nè l’altro, o forse è tutte e due o più semplicemente è Bruno Giordano, per tutti Brunogoal. Capocannoniere ad ogni livello, in cadetteria come in serie A, campione d’Italia con la Lazio primavera nella stagione 75/76 insieme agli altri magnifici aquilotti Di Chiara, Montesi, Agostinelli e Manfredonia. “E’ il giocatore italiano più forte con cui abbia mai giocato” dirà un giorno Maradona. L’esaltazione del gesto tecnico lo fa apparire come un giocatore sudamericano. Diego Armando nel barrio sperduto e proletario di Buenos Aires, Bruno nell’ancestrale culla della romanità della Città Eterna. Due emisferi così diversi ma legati insieme da un unico linguaggio, quello di un pallone che ad ogni latitudine avvicina sentimenti e culture. E’ il calcio dei bambini, delle strade polverose e degli oratori, delle accademie giovanili, della Bombonera e dello Stadio Olimpico, della Doce e della Curva Nord. Luci ed ombre, istinto e sacrificio, allegria e tristezza, esaltazioni e cadute. Come quelle inferte da Goiketxea al Camp Nou o di Bogoni ad Ascoli, così tremendamente simili e violente. Sarà proprio un messaggio di Maradona rivolto a Giordano dopo il grave infortunio a legarli insieme in una “MaGiCa” combinazione.

Bruno Giordano è il giocatore simbolo di una Lazio che muore e rinasce ogni volta. Esordisce nella corta scia della Lazio Campione d’Italia del ’74 con un goal sotteso dal passaggio della stella Chinaglia in procinto di diventare a stelle e strisce. Ne raccoglie il testimone al centro dell’attacco in un naturale avvicendamento generazionale. Vince il tricolore giovanile nel 1976 e assiste all’implosione funesta della banda del ’74, dalla scomparsa di Maestrelli alla fine tragica di Re Cecconi. Vince la classifica dei cannonieri della serie A nel 1979 per poi finire nei gangli della serie cadetta. Guida la risalita nella massima serie nel 1983, risultando ancora una volta il più prolifico sotto porta. Ad Ottobre gioisce per il ritorno in Nazionale ma a  Dicembre si frattura tibia e perone nel giorno in cui tutta Italia festeggia il nuovo anno. Rientra in campo a tempo di record. All’ultima giornata risorge dalla ceneri e conduce la Fenice biancoceleste ad una salvezza insperata contro il Pisa. Il vaticinio si abbatte nuovamente sulla squadra dell’anno successivo, costruita con obiettivi europei sui pilastri di Manfredonia, Giordano, Laudrup e Batista.  Al cospetto delle vicissitudini societarie e delle immancabili difficoltà economiche la squadra inesorabile ridiscende negli inferi della serie B e per Bruno Giordano si chiudono definitivamente le porte della sua carriera in biancoceleste. Vengono cedute le sue prestazione sportive per far fronte ad una crisi societaria sempre più profonda. In un decennio di vita biancoceleste ha vissuto più di sette vite, scolpite in una memoria di ferro, pronte a riaffiorare ad ogni accenno di ricordo del passato. Bruno Giordano ha gioito e sofferto nel periodo più travagliato della storia della Lazio. Non ha mai potuto competere per grandi obiettivi, ma ciononostante è di diritto nel novero dei grandi bomber della storia della Lazio, da Piola a Puccinelli, da Chinaglia a Signori, da Klose ad Immobile. Quello che più conta è che ancora oggi i tifosi della Lazio ne ricordano le gesta e apprezzano, travalicando ogni titolo sportivo raggiunto, la sua collocazione dichiarata tra i tifosi stessi. Ovunque appaia in radio ed in tv, soprattutto in quelle nazionali, viene spontaneo associarlo alla Lazio e con un pizzico d’orgoglio viene da sussurrare “quello è Bruno nostro”.

Sono passati ormai 50 anni e Bruno non vive più a Trastevere. Ha passato ponte da un pezzo, ma di tanto in tanto si riaffaccia, per una pastarella farcita da Valzani o per una semplice passeggiata tra i vicoli stretti del quartiere. Lo fa anche d’estate, generalmente a luglio quando la “Madonna fiumarola” rientra in processione nella Chiesa di Sant’Agata. De noantri è rimasto ben poco, gli strilloni, l’arrotino, le donne in finestra, le antiche botteghe artigiane, le pizzicherie, le osterie... tutte scomparse! Al loro posto ristoranti stellati, locali alla moda dove il sir inglese ha fagocitato la lettera “o” del sor romanesco. Il chiosco all’angolo di Ponte Garibaldi non gratta più il ghiaccio come una volta, ma lo frantuma a cubetti per il mojito e i cocktail di ultima trovata.  Frotte di turisti si muovono senza sosta come formiche, su e giù per Via del Moro e Vicolo del Cinque, fino a Piazza Trilussa. Qui cantanti e artisti di strada si esibiscono ai piedi della fontana. Delle note di Romolo Balzani neanche l’ombra e il barcarolo romano ormai è davvero controcorrente, fuori moda e fuori tempo. A Bruno sale un groppo in gola, schiva e smarca l’ennesimo turista, cammina e nessuno lo riconosce come lui non riconosce tutto ciò che gli sta attorno. Il quartiere è cambiato, forse anche lui. Ha la sensazione di essere uno straniero in patria, completamente a disagio. Per ritrovarsi decide di risalire Via Garibaldi e lasciarsi alle spalle la movida frenetica del quartiere. Passo dopo passo torna a respirare e il viso è rigato da una goccia che cade. Non è il sudore versato nell’interminabile partita di pallone giocata nel giardino adiacente al mausoleo garibaldino “Roma o Morte”, nè l’acqua refrigerante del fontanone del Gianicolo, ma una lacrima di nostalgia per qualcosa che non tornerà più indietro. Al belvedere del Gianicolo invece tutto sembra immobile,  il panorama della città cristallizzato in uno scatto fotografico senza tempo. Il tremolio delle luci in lontananze e i fari delle auto che filtrano tra i platani del lungotevere sono gli unici frammenti di vita percepiti. Anche i gatti sonnecchiano, immobili ai piedi della balaustra. Non stridono nel silenzio della sera neanche le grida acute delle mamme o delle mogli che tentano di parlare con i galeotti di Regina Coeli, dissolte anch'esse nel modernismo virtuale. Bruno è lì affacciato e se ne sta muto senza dire nulla. D’un tratto volge lo sguardo a sx e gli sembra di sentire un coro tenue provenire di rimbalzo dal colle di Monte Mario....”oh forza Bruno, Bruno, Bruno, Brunogoal” e poi ancora un rullo di tamburi e più distintamente “lode a te Bruno Giordano”. In un attimo tra stupore e misticismo le estremità delle labbra si inarcano leggermente verso l’alto in un accenno di sorriso. Il cuore si gonfia e il piede si scalda. Intorno a lui una pigna rotolata lì chissà come dal giardino vicino. Bruno prende la rincorsa, petto in fuori e mento in alto e senza pensarci...boom! Ha segnato Bruno Giordano, un’altra volta... come a Como nel ’76 o a Pisa nel ’84. E’ un calcio alla nostalgia, per la Lazio e per i laziali, per la salvezza e per l’eterna gloria di chi non sarà mai dimenticato.

L’idolo della mia infanzia e per questo immortale, almeno per me!

Bruno Giordano, da sempre “er più

Matteo Mastrella

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Lotteria 20 Gennaio 2024 Biglietti vincenti

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Il giorno 20 Gennaio 2024, presso il ristorante “Il Giubileo” in Via Domenico Barone 37, 00165 Roma, si è svolta l’estrazione dei biglietti vincenti della lotteria organizzata dal Lazio Club Quirinale 1900.

Sono stati estratti i seguenti numeri ai quali sono stati abbinati i premi a fianco indicati:

01) Crociera COSTA - Una settimana per due persone all inclusive               biglietto n. 3538

02) TV LG Ultra HD serieUQ75 55"4K Ultra HD                                                       biglietto n. 3276

03) Buono vacanza (valore 500 €) offerto da “OCEANDRIVE”                       biglietto n. 3606

04) “UNA NOTTE PER DUE” offerta dall’agriturismo “Pieve del Castello”         biglietto n. 0939

05) “UNA COCCOLA DI BENESSERE” offerto da Mamy Nails                            biglietto n. 0573

06) Buono spesa (valore 150 €) offerto da Gioielleria Taffera                          biglietto n. 1885

07) Buono spesa (valore 150 €) offerto da Prenestina Gomme                        biglietto n. 0831

08) Gift Card (valore 100 €) offerto da Oasi Park                                               biglietto n. 4767

09) “HEY GOOGLE” Nest Hub                                                                               biglietto n. 1175

10) “UNA COCCOLA DI BENESSERE” offerto da Mamy Nails                              biglietto n. 1826

11) Orologio uomo “VAGARY” offerto da Gioielleria Vannozzi                        biglietto n. 3273

12) Orologio uomo °BREIL°                                                                                    biglietto n. 2202

13) Collana donna “Morellato”                                                                            biglietto n. 2699

14) Orologio donna “PHILIP WATCH”                                                                 biglietto n. 1136

15) Orecchini, bracciale donna “KEMIRA” offerto da Gioielleria Vannozzi    biglietto n. 5078

16) 2 bracciali “LIU-JO” “LUI E LEI”                                                                       biglietto n. 5186

17) Pranzo/Cena per 2 persone offerto dal ristorante “IL GIUBILEO”            biglietto n. 2978

18) Pizza per 2 persone offerta dal Ristorante “Gusto Glam”                          biglietto n. 2770

19) Buono spesa (valore 80 €) offerto da HAMBURGHERIA TRESETTE                biglietto n. 2979

20) 1 KG parmigiano, 2 bottiglie vino offerto da “Paciullo Orzelleca”          biglietto n. 0518

Chiunque fosse in possesso dei biglietti dichiarati vincenti è pregato di contattare l’organizzatore della lotteria agli indirizzi di posta elettronica lotteria@lazioclubquirinale1900.it oppure segreteria@lazioclubquirinale1900.it entro e non oltre i 30 giorni dalla data di pubblicazione su questo sito. Si fa presente che per la riscossione dei premi è necessario esibire in originale il biglietto dichiarato vincente.

La Lazio in Campidoglio per il suo 124simo compleanno

La Lazio in Campidoglio per il suo 124simo compleanno

Nella sala Protomoteca in Campidoglio si è svolta la cerimonia per i festeggiamenti del 124simo compleanno della SS Lazio. Alla presenza del sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri, dell’ Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Alessandro Onorato, è stata ricevuta l’intera Polisportiva Lazio, rappresentata dalle delegazioni delle circa 80 discipline sportive di cui si compone. La cerimonia è stata organizzata dall’On. Claudia Pattatà nella sua duplice veste di Segretario d’Aula dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea Capitolina e di Presidente del Lazio Club in Campidoglio. Per la Lazio hanno partecipato Antonio Buccioni, in qualità di Presidente Generale della Polisportiva, Gabriella Bascelli Presidente della Fondazione Lazio, Claudio ed Enrico Lotito per la presidenza della sezio calcio, maschile e femminile.

“Parterre de rois” per l’aquila Olimpia con il suo falconiere Juan Bernabè al cospetto di tutte le sezioni che ogni fine settimana dispiegano diecimila atleti in ogni impianto cittadino e d’Italia. Con questa cerimonia l’amministrazione capitolina ha voluto premiare alcune sezioni che si sono particolarmente distinte nell’ultimo periodo,  dalla SS Lazio hockey su prato, alla SS Lazio Pugilato con il pugile Tiziano Viviani, alla pluricampione SS Lazio American Football fresca vincitrice della Coppa Italia 2023. Menzione speciale per la SS Lazio Escursionismo, tra le sezioni più antiche annoverate all’interno della Polisportiva, dove oggi come ieri si respira il pionerismo dello sport, della scoperta e della traduzione latina della “mens sana in corpore sano”.

La cerimonia ha visto la partecipazione anche di una orgogliosa rappresentanza del Lazio Club Quirinale 1900 che ambisce a rappresentare un corpo intermedio tra l’alta istituzione a cui si fregia di appartenere e la grande famiglia della Lazio.

Ancora auguri SS Lazio, dal 1900 la più grande e nobile favola sportiva di Roma.

Matteo Mastrella

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Massimo Maestrelli e Roberto Rao in visita al Quirinale

Nella giornata di lunedi 19 Giugno 2023 il “Lazio Club Quirinale 1900” ha ospitato, presso il Palazzo del Quirinale, una ristretta delegazione della Società Sportiva Lazio per una visita guidata alle Sale di Rappresentanza del Piano Nobile. A coronamento della stagione sportiva appena conclusa che ha visto la squadra biancoceleste raggiungere il prestigioso traguardo del secondo posto in classifica è andata in scena una simbolica accoglienza trionfale della delegazione societaria da parte di alcuni membri della nostra associazione. Ha fatto da proscenio il Cortile d’Onore, solennemente utilizzato per rendere gli onori militari agli illustri ospiti in occasione delle cerimonie ufficiali presenziate dal Capo dello Stato e per l’occasione, in una veste più informale, alla rappresentanza della SS Lazio guidata dal dottor Roberto Rao, responsabile della comunicazione della Società. Era presente anche Massimo Maestrelli, figura iconica che agisce da ideale ponte di collegamento tra due generazioni di laziali, quella dei padri e quella dei figli. Il Cortile, poi lo “Scalone d’Onore”, per arrivare infine alla grande sala delle udienze, quella dei Corazzieri, già sala delle ambascerie papali sotto il periodo dei pontefici e sala regia sotto quello dei Savoia. Estasiati dallo scenario in cui erano immersi, gli ospiti sono stati sopraffatti dalla grandezza della storia e dell’arte. Nei loro occhi era riflessa la magnificenza degli stucchi dorati e della luce tremolante dei grandi lampadari in cristallo di Boemia e in vetro di Murano. Nello svolgimento delle nostre mansioni anche noi dipendenti della Presidenza della Repubblica abbiamo imparato a vivere di questa grandezza ed oggi, nella duplice veste di innamorati biancocelesti, l’abbiamo vista riflessa nella stella più brillante di tutto il firmamento. Come la storia e l’arte anche l’ideale della SS Lazio non ha confini perchè etereo nel cuore e nella mente.

Alessandra ha condotto la visita con la sua ormai proverbiale capacità di trasformare le parole nelle istantanee di un film, dove lo spettatore seduto in platea sogna la scena successiva. Fino ad arrivare alla studio ufficiale del Presidente della Repubblica che segna il punto più alto di tutto il percorso. Ed è qui che la memoria di Roberto Rao accende altre istantanee, quelle vissute da parlamentare della Repubblica al servizio della terza carica dello Stato. Lo snodo rappresentato dalle sale attigue allo “Studio alla Vetrata” è la metaforica via per offrire una soluzione alle crisi di governo e dare avvio alla nascita di un nuovo esecutivo politico.

La visita guidata termina nel punto in cui era cominciata, con la consapevolezza che altre bellezze meritavano di essere ammirate. Magari in un’altra occasione ... perchè per noi la Lazio è sempre la scusa per rivederci la domenica successiva, dove la ciclica ripetività delle azioni non è solo il nostro modo di scandire il tempo ma rappresenta la nostra stessa essenza, sicuri che ci apparterrà nel futuro come il Quirinale a tutta l’Italia.

Matteo Mastrella

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Il Lazio Club Quirinale accoglie ancora la Lazio

Dopo 3 anni..Olimpia torna a volare sul Quirinale!

Diceva il famoso poeta libanese Khalil Gibran che “nulla impedirà al sole di sorgere ancora, nemmeno la notte più buia. Perché oltre la nera cortina della notte c’è un’ alba che ci aspetta.” Non ci speravamo più, ricordavamo con nostalgia tutti gli eventi che il Lazio Club Quirinale ha organizzato con successo dalla sua fondazione; gli abbracci, i cori tutti insieme, gli occhi emozionati dei bambini davanti ai loro Campioni..e finalmente, il 28 febbraio, la magia è tornata a La Casa dell’Aviatore. Una splendida serata, piena di sorprese e di ospiti speciali: apre le danze il grande Guido De Angelis, che ringraziamo di cuore per aver partecipato e per aver menzionato il Club durante la sua diretta. La cena viene accompagnata dalla splendida voce di Toni Malco, cantante e grande tifoso biancoazzurro e dall’umorismo del cabarettista laziale Marco Tana. Presente anche il Direttivo della S.S. Lazio, tra cui il Presidente Lotito, il Team Manager Manzini, il Dott. Roberto Rao, Responsabile della comunicazione per la nostra amata squadra, per la cui presenza non possiamo esimerci dal ringraziare il Dott. Mario Michelini, che da anni ormai si spende per il Club senza mai risparmiarsi, curando i rapporti con la Società come nessuno meglio di lui saprebbe fare. Accoglienza esultante e clamorosa quando entra in sala una rappresentanza dei calciatori della nostra amata Lazio: Provedel, Lazzari, Casale e Anderson, ormai habitué delle nostre serate, seguiti da Juan Bernabè, falconiere e addestratore di Olimpia. Ci ha onorati della Sua presenza anche Massimo Maestrelli (solitamente un pò restio agli eventi mondani), figlio dello storico Tommaso, Maestro di calcio e di vita; “La Lazio di papà rimane nell’eternità”, queste le Sue parole. “Non sono nato laziale, ho scelto di esserlo, e come me i miei figli ed i miei nipoti”. Il Lazio Club Quirinale per ringraziarLo Lo omaggia di un libro sul Palazzo e di una statua raffigurante un’aquila, doni che verranno consegnati anche all’allenatore Sarri a Formello, non appena si presenterà l’occasione. Scorrono le portate ma le sorprese non sono ancora finite, per la gioia dei bambini (diciamolo, anche degli adulti!) viene annunciata un’estrazione a premi, il piccolo socio Damiano, nel giorno del suo compleanno, vince un pallone autografato da tutta la squadra e Paolo, uno dei tre ragazzi del 31° stormo dell’AM, una maglia ufficiale (a proposito, se li incontrate insieme allo stadio, sappiate che la vittoria è assicurata…portano fortuna!). La serata è stata piacevolissima come sempre, forse più di sempre, tanta era la voglia di festeggiare ancora la nostra passione per la Lazio. Mi hanno commosso le parole di Flavio al papà: “Grazie papà, ti voglio bene…è stata la giornata più bella della mia vita”. Sai, piccolo Flavio, la Lazio non è solo una squadra da tifare; è una mentalità, uno stile di vita. Abbracciala, esulta quando ti regalerà gioie ma amala ancora di più quando ti farà disperare e lo farà, stanne certo, ma sappi che nessuna ti emozionerà come lei e ti farà sentire parte della grande famiglia che è la S.S. Lazio. Dunque un ringraziamento speciale al Presidente Bracci, al Vice Presidente Poggi ed a tutto il Direttivo del Lazio Club Quirinale per averci regalato l’ennesima magnifica esperienza di passare una serata con la nostra seconda famiglia.

Arianna Tirico

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Il Colle bianco e celeste

La pioggia viene comunemente associata alla malinconia o al senso di rinnovamento, ma per i membri del Lazio Club Quirinale fa a volte rima con Lazialità. Esattamente come nell’ultima occasione, era proprio la pioggia a vestire da sera il 28 febbraio scorso, quando è andato in scena un evento dal sapore romantico e dalle tinte bianco e celesti. Ore 19:45, ero come al solito in ritardo. Mentre mi vestivo con la stessa velocità di Lazzari che corre sulla fascia, mio padre aspettava alla porta. Lui era tutto in tiro, elegantissimo, si aggiustava qualcosa sulla giaccia. Era una spilla della Lazio che richiamava gli anni ’70, una Lazio povera, ma dall’animo ricchissimo. Papà aveva dieci anni quando s’innamorò di quella “banda Maestrelli” fatta di valori, uomini veri e di un solo grido di battaglia. Grazie ai suoi racconti, anch’io mi sono ammalato inguaribilmente di Lazio, come disse una volta Giorgio Chinaglia. Riparati sotto l’ombrello, siamo saliti in macchina parlando solo di un argomento, sembrava il solito tragitto da casa allo stadio prima delle partite. Giunti al ristorante, abbiamo subito incontrato tanti amici e familiari; sì, la mia famiglia è tutta della Lazio. Tra questi anche mia nonna, una donna tenace che vive con la Lazio nel cuore. Genitori, nonni e figli tutti uniti dai colori del cielo. Penso che non ci sia nulla di più bello in questo mondo, dove valori e amore scarseggiano sempre più. La serata prometteva già bene e come per magia del destino da Cremona è arrivata la notizia più incredibile. Tanto per fare una premessa, oggi non ci sono più le radioline come un pò d’anni fa, quando 65 mila laziali ascoltarono dentro l’Olimpico che la Lazio era campione d’Italia. Tuttavia, la scena è stata molto simile. Tutti i commensali erano con gli smartphone sintonizzati con Cremona, dove “quegli altri” sono caduti sotto i colpi della squadra allenata da Ballardini: grazie ancora una volta mister! Passano pochi istanti, tra brindisi e risate ecco che fanno il loro ingresso alcuni dei personaggi più significativi della storia biancoceleste. A rubare un pò la scena è stato Tony Malco che in soli cinque minuti ha racchiuso i suoi pezzi più noti dedicati alla nostra amata Lazio, facendo alzare tutti dalle sedie per cantare. Un momento da pelle d’oca che non dimenticherò. Impossibile non citare Guido de Angelis, il mio mentore. Più che un giornalista è un uomo che ha dedicato anima e corpo alla Lazio e che da decenni tiene compagnia a migliaia di tifosi con la sua voce alla radio. Non esiste mattina che non ascolto Guido mentre mi reco in macchina all’università. Proprio per questo studio per diventare come lui. In una serata splendida come quella, ho avuto anche l’onore di scambiare due chiacchiere amichevoli con Massimo Maestrelli. Mi ha parlato del suo amato babbo con gli occhi lucidi, fiero ed orgoglioso di lui. Gli ha trasmesso la Lazialità di padre in figlio così come è successo a me. Insomma tre personaggi fantastici. Ora però, voglio spostare i riflettori sugli attuali interpreti della S.S. Lazio presenti alla cena. Al tavolo vicino al mio sedevano niente meno che Ivan Provedel, Nicolò Casale, Manuel Lazzari e Felipe Anderson. Non parlo solo di quattro bravissimi calciatori, ma soprattutto di quattro ragazzi colmi di semplicità che si sono guadagnati l’affetto dei tifosi con il loro spirito. Al momento dell’estrazione per vincere le loro maglie autografate è stato davvero emozionante vedere molti bambini felici nel sentirsi chiamare. Simboli, sogni e speranze, questo è quello che i calciatori rappresentano. Tra tutte quelle stelle ce ne era una che di solito non ama mettersi in mostra, ma non per questo meno luminosa, una stella che rappresenta la storia della Lazio: Maurizio Manzini. L’intera esistenza di quest’uomo è stata caratterizzata dai colori biancocelesti, o forse potrei dire il contrario. Quando un tifoso della Lazio ha la presunzione di sentirsi il più tifoso ha sempre l’obbligo di ricordarsi che c’è Maurizio Manzini. Nessuno, compreso me, sarà mai alla sua altezza. Infine, tra un telefonino a chiocciola ed un altro, e forse un altro ancora, c’era il presidente Claudio Lotito, che spero stesse parlando per un viceImmobile. Battute a parte, il numero uno della società si è cimentato in uno dei suoi solenni discorsi per esaltare l’amore dei presenti nei confronti dei nostri colori e soprattutto l’egregio lavoro svolto da tutta la squadra in questa stagione finora. Di sicuro, tutti hanno notato quanto un uomo bramoso di risultati come lui abbia lavorato sodo per portare successi alla squadra e cambiare il modo di porsi. Personalmente ammiro non poco la capacità del presidente di raggiungere qualunque obiettivo egli si ponga, in maniera diretta e senza scorciatoie. Immerso del tutto in un’atmosfera meravigliosa, mi sono sentito felice come un bimbo a Natale ed è proprio per questo che intendo dire grazie al presidente del Lazio club Quirinale Raffaele Bracci, al conduttore della serata Gianluca Poggi, il cui secondo nome credo sia Amadeus, alla firma biancoceleste Matteo Mastrella ed infine a Mario Michelini che come Manzini è l’anima silenziosa e fondamentale del club. Grazie anche ai partecipanti che hanno espresso in tutto e per tutto il nostro stile largamente invidiato. Come dico sempre io: “laziali bella gente”. Dopo la torta, la serata era ormai giunta al termine. Fuori era notte e batteva ancora forte la pioggia, ma per me era come se ci fosse stato il sole. Una volta nel mio letto ho rivisto per almeno un’ora tutte le foto e i selfie che avevo scattato e mi sono addormento pensando a “quant’è bello esse laziali”.

Edoardo Innocenzi

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Pensiero della buonanotte

Vado a dare il bacio della buonanotte a Flavio …

Ha gli occhi chiusi, ma sorride …

“Grazie papà, è stata la serata più bella della mia vita”

grazie Gianluca, grazie!

Ezio Di Stefano

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Il Maestro e il Comandante

Genesio accapanna le persiane della finestra vicino al bancone quando il vetro del frigo bar già trasuda la condensa della spuma e della menta Fabbri messe a raffreddare dalla mattina. Il ventilatore smuove la poca aria che circola all’interno del bar quando si scorge oltre la variopinta tendina di plastica affusolata della porta che dà sul retro il tavolo tondo d’alluminio dove Tommaso e i suoi amici giocano a carte. Alle 2 del pomeriggio il sole ha già virato da un pò verso le colline fiorentine e le mura rossicce del bar centrale sulla piazza principale di San Miniato, battute dalla luce della mattina, sono ora la naturale contrafforte ai raggi solari. L’ombra si estende per tutto l’isolato e offre il riparo agli avvezzi frequentatori del bar nella torrida estate del ‘74. La leggera brezza che spira dal basso della valle si infila tra le bianche canottiere a righe e le camicie a maniche corte totalmente sbottonate.

Metti il carico che tengo la briscola” è l’esclamazione di Bob mentre esorta Tommaso.
Metti! metti il carico che te lo fò vedere io” risponde Cosimo, “e che tu credi che vieni da Roma per insegnà a noi come si gioca a briscola”, “none none ‘un se pole vince contro di noi”.

Tommaso ormai conosce l’irriverenza pervasiva del suo amico d’infanzia Cosimo e e da fine analista della psicologia altrui non si fa intimorire. Ammaliato dall’attacco totale all’olandese, mutuato dalla sua Lazio, fresca campione d’Italia, rifà il verso a Cosimo:

Cosimo a te ‘un te credo, e te briscola non ce l’hai” e cala l’asso di bastoni.

Cosimo ovviamente va liscio e Bob, da fidato secondo e dopo un cenno d’intesa con Tommaso decide di giocare all’attacco anche lui e invece della briscola mette altri punti. A quel punto Lorenzo, rivolto verso il compagno Cosimo, sbotta in un fragoroso

Maremma bucaiola! quante volte t’ho detto di non fare il bischero”, impreca e poi riprende “e ora che fò!? Gli devo da’ anche du punti in fallo”.

A quel punto Tommaso infierisce su Cosimo “e così siamo tre a tre”. Manca un solo punto per decretare chi vincerà la partita. “Dai le carte, su! e sbrigati pure che tra un pò inizia la gara”.

La tv del bar, sintonizzata già da un pezzo su Rai2, immortala immagini in bianco nero del Mortirolo e dello Zoncolan. Oggi il giro d’Italia fa tappa in montagna con tutti i più forti scalatori ai nastri di partenza. Dalla strada principale del paese, pressochè deserta a quell’ora e stordita dal sole, una sciame di bambini in sella alle loro bici investe la già chiassosa presenza del bar. Ci sono Massimo e Maurizio, figli di Tommaso, gemelli anche sulle loro due Atala appena comprate. E poi c’è l’altro Maurizio, quello più grande della comitiva, con la sua Bianchi da corsa che papà Amerigo tira sempre a lucido.

Cosimo dà le carte per la quarta e decisiva partita con il 3 di briscola a tavola. “chi è questo cittino?” esclama Tommaso riferendosi a Maurizio. E prima ancora che gli altri avventori del bar rispondano, è lo stesso Maurizio a prendere la parola:

So’ Maurizio, mi babbo è Amerigo dell’Italsider”.

Che caratterino che tu c’hai” riprende Tommaso, “e che tu voi fà da grande?

il ciclista ‘ome babbo! Oppure l’allenatore di pallone!” risponde deciso Maurizio.

Tommaso ride di gusto “dà retta al Maestro, lascialo perde il pallone, entra in banca che s’è meglio!

Tommaso, Tommaso” urla scocciato Genesio da dentro al bar. “c’è uno che te vole al telefono!”.

Tommaso con tono intriso della tipica boriosità romana risponde: “Genesio te l’ho detto, sò campione d’Italia, ‘un ce sò pè nessuno”.

Dice che l’è urgente” riprende Genesio.

mmmh! e tu digli che ‘on ci sò …. e poi ormai sto alla penultima mano! e poi dopo c’è pure la cima Coppi che m’aspetta!” fa ancora Tommaso

dice che chiama dall’America” con insistenza Genesio.

A quel punto Tommaso capisce, mette entrambe la mani sui braccioli della sedia arancione e si volta verso l’interno del bar a cercar parola. Genesio da bravo barista pronto ad esaudire ogni tipo di richiesta dei suoi clienti, asseta Tommaso, ormai sospeso nel limbo, “Dice che l’è Giorgio”.

Attimi di silenzio, Tommaso, tradendo la sua risolutezza dell’attimo prima, si alza e corre verso la cornetta grigia che penzola dal telefono a parete. La testa è in tumulto e prima di varcare la porta sul retro del bar si gira ed intima “Maurizio, finiscila tu la partita, prendi il mio posto!”.

Maurizio, catapultato di colpo nel mondo dei grandi, non tradisce l’imbarazzo e si siede quando il conteggio prima dell’ultima mano segna 51 punti con il 3 di briscola a tavola. Cosimo carica, Bob, senza far trasparire l’inconsistenza delle sue carte e non potendo far altro gioca 2 punti con sicurezza, anche Lorenzo carica e Maurizio, ultimo di mano, con freddezza calcolata va liscio. E non appena prende da terra il 3, beffardamente afferma “Vittoria! 4 a 3, anzi 4-3-3”.

Matteo Mastrella

Le ali dello sport – L’anno che verrà

Le ali allo sport - l'anno che verrà

Cartoline

Oggi nella sala Tevere all’interno della sede della Regione Lazio, in occasione del 123-simo compleanno della SS Lazio, una delegazione del Lazio Club Quirinale ha partecipato all’iniziativa “Le ali allo sport” organizzata dalla Fondazione SS Lazio 1900.

Il rinnovato quadro normativo che per la prima volta ha definito e disciplinato gli enti del terzo settore rappresenta il pilastro fondamentale su cui le associazioni non profit poggiano la loro attività. A tal fine l’Unione Europea promuove, tra le altre, anche le iniziative spotive in grado di qualificare e positivizzare i suoi valori fondativi e costitutivi. In questo contesto la Polisportiva Lazio, già alla guida dell’EMCA (European Multisport Club Association) e più direttamente attraverso la sua propagine della Fondazione Lazio, vuole farsi promotrice dei progetti di inclusione sportiva lungo il solco tracciato 123 anni fà dai suoi padri fondatori. La Presidente Gabriella Bascelli, attraverso il metalinguaggio del calendario con fumetti manga realizzato dall’artista Kiaraka, in occasione proprio del compleanno della Polisportiva, ha illustrato i desiderata che la Fondazione Lazio si prefigge di perseguire nel 2023 e le attività poste in essere per mettere a terra questi progetti che vedono coinvolte, sia nell’organizzazione sia nella pratica sportiva vera e propria, le varie sezioni che la compongono. Obiettivi ambiziosi raggiungibili solo attraverso la capacità di fare squadra e rete con le istituzioni europee e nazionali coinvolte.

Il Lazio Club Quirinale esprime il suo sentito ringraziamento alla Fondazione per l’invitato rivolto e poter contribuire a dare forza “alle ali dello sport” nel giorno delle celebrazioni della grande famiglia biancoceleste.

Matteo Mastrella

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Mauro Patrizi nominato socio onorario del Lazio Club Quirinale 1900

Mauro Patrizi nominato socio onorario del Lazio Club Quirinale 1900

Nella giornata del 10 Novembre 2022 il Lazio Club Quirinale 1900 ha nominato Mauro Patrizi, Capo dei magazzinieri della SS Lazio, suo socio onorario. Il riconoscimento, seppur consegnato nelle sole mani di Mauro, va esteso a tutti i collaboratori che a vario titolo lavorano per la SS Lazio. Il prezioso, costante e quotidiano impegno profuso dagli addetti ai servizi logistici rendono possibile lo svolgimento delle sedute di allenamento della squadra e impreziosiscono di fascino impeccabile la maglia più bella del mondo, la nostra, ogni volta che scende in campo in ogni stadio d'Italia e d'Europa! La cura, la dedizione, l'amore per i particolari con cui preparano il materiale tecnico trasformano questa semplice attività in un rituale pagano elevando la maglia della Lazio ad una sorta di reliquia, preservandone nel tempo il suo valore morale. Nelle ultime interviste rilasciate alla stampa l'allenatore Maurizio Sarri ha sottolineato più volte l'importanza di  chi, da dietro le quinte e senza riflettori accesi, ogni giorno accompagna la sua professione con indefessa abnegazione fondendola a quel sentimento di lazialità che fa vibrare anche l'ultimo filo d'erba del centro sportivo di Formello. Per questo il nostro grazie va a Mauro che, come noi, coltiva e tramanda il senso di appartenenza alla prima squadra della Capitale! La tessera di socio onorario era il minimo che potevamo fare!

Perchè "la Lazio è la sua Gente", perchè Mauro è la SS Lazio 1900!!!!

Matteo Mastrella  

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Lazio e Lazio Club Quirinale ancora insieme

Lazio e Lazio Club Quirinale ancora insieme

Evento Lazio club Quirinale del 2/12/2019

Evento speciale quest’anno per il nostro amato Club, che oltre al consueto incontro con il direttivo della S.S. Lazio ed una rappresentanza dei calciatori, festeggia i 5 anni dalla nascita del Club, un lustro ma anche il lustro che ci stanno dando i nostri seguitissimi giocatori. Nella splendida cornice della Casa dell’Aviatore, all’arrivo del Direttivo della società, di Thomas Strakosha e Luiz Felipe Ramos, i numerosi ospiti hanno accolto con un calorosissimo applauso e infinite richieste di autografi e fotografie. Il nostro Presidente ha voluto celebrare il quinquennio con la proiezione di un video nel quale venivano illustrati la storia della fondazione ed i momenti percorsi insieme. Ad allietare il pranzo, la grande voce di Toni Malco, che ha ripercorso la storia degli inni della Lazio. La performance di Marco Tana, comico romano e laziale, ha suscitato grande ilarità, come sempre nei nostri incontri. L’attesissimo arrivo del Presidente Lotito ci ha incoraggiati a guardare in alto, come ci dimostra sempre in campo Olimpia, anche lei presente alla serata, sotto la sorveglianza del falconiere Juan Barnabè.
Avanti tutta, Lazio!
Arianna Tirico
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UN’AQUILA SUL COLLE

E’ da più di un lustro che sono lì su la torre

Il punto più alto del colle che si erge sulla città

Osservo e scruto la vita del Palazzo che scorre

Regale e fiera della mia nobiltà

Ogni giorno che nasce sin dal suo primo bagliore

Rendo onore nel cortile alle illustri personalità

Rivolgo lo sguardo all’orizzonte, in direzione del mare

E poi repentina verso le montagne, delle stelle il tremolare.

 

Le piazze, le cupole e i campanili si odono in lontananza

E tra il broccato, le tele, gli arazzi sorge l’Idea

Non effimera di chi nella chiesa del villaggio cerca la speranza

Ma di chi, con la Lazio al centro del Palazzo, ha trovato la panacea

Al sentire sordo, al fremito sopito che nell’amor trovano la loro somiglianza

I cuori palpitanti di un’idea non rimasta eterea

Un’associazione che veste di bianco e celeste il proprio sentimento

Ormai da cinque anni è del Palazzo il vanto.

 

Ogni convivio mi ha visto protagonista

Tra stelle passate e quelle presenti

Della solidarietà mi sono vestita e messo le ali a chi mi ha seguita

Aguzzando la vista in tutti i miei eventi

Nei miei amici la purezza sempre scolpita

Da quell’autunno in cui eravamo solo in venti…

…Ne è passato di tempo, l’eco delle tue gesta oltrepassa il vicinale

E oggi sono in molti a dire tanti auguri al Lazio Club Quirinale


Matteo Mastrella/Flavio Salvadori

Al Quirinale le squadre finaliste di TIM CUP 2019

Incontro del Presidente Mattarella con le finaliste di Coppa Italia di calcio

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale i calciatori, i dirigenti e gli staff tecnici di Atalanta e Lazio, squadre finaliste della TIM CUP 2019 in programma allo stadio Olimpico di Roma il 15 maggio.

Nel corso dell’incontro sono intervenuti il Presidente del CONI Giovanni Malagò, il Presidente della Lega Serie A, Gaetano Miccichè e gli allenatori delle squadre finaliste Gian Piero Gasperini e Simone Inzaghi.

Al termine il Presidente Mattarella ha rivolto un saluto ai presenti.

 

 Roma, 14/05/2019

Fonte www.quirinale.it





IL LAZIO CLUB QUIRINALE A CITTACELESTETV

IL LAZIO CLUB QUIRINALE A CITTACELESTETV

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Il Lazio Club Quirinale 1900, giovedì 24 Gennaio 2019, ha partecipato alla trasmissione televisiva Io Tifo Lazio in onda sul canale CittacelesteTv del digitale terrestre. Una delegazione del club ha raccontato e descritto la nostra realtà associativa.

Matteo Mastrella